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Ah la "feijoada"...

Aggiornamento: 14 nov 2020

La feijoada, oppure fagiolata è una cosa che mi manca molto qui in Italia...

Mi viene l'acquolina in bocca solo a pensarla!

Il termine feijoada deriva da "feijão", fagiolo.

Beh, che la feijoada, sia uno dei piatti tipici della cucina brasiliana tutti lo sanno ormai...

Ma sapete la vera origini?

La fagiolata era un piatto povero, come si suol dire in italiano, perché era il mangiare degli schiavi.

I fagioli venivano mangiati da soli, ma a volte, quando i padroni macellavano un maiale, buttavano via gli scarti come zampe, orecchie, naso, la coda...

E così i padroni mangiavano la "parte nobile" e gli schiavi approfittavano gli scarti per arricchire il loro pasto.

Con il passare del tempo, il piatto ha evoluto e conquistato tutti i palati.

Ormai non esiste una ricetta univoca per la feijoada, e di variazioni sia nella preparazione sia negli ingredienti e accompagnamenti se ne incontrano in tutto il territorio del Brasile.

Gli ingredienti tipici sono: acqua, fagioli neri (variante carioca) o bruni (variante baiana), ancora alcuni ricette mettono la carne di maiale (orecchia, coda, piede, frattaglie), poi ancora la pancetta, lardo, salsiccia, carne di vacca (ventre seccato e salato), spezie e affini (aglio, cipollina verde, peperoncino, alloro, olio...).

Generalmente è accompagnata con riso bianco, couve, arancia tagliata a fette, farofa.

La preparazione consiste in una cottura prolungata dei fagioli, preventivamente messi in ammollo con la carne secca, cui si aggiungono man mano le altre carni e le spezie. La lunga cottura rende il piatto più digeribile di quanto possa sembrare.

In Brasile, per via dei tempi di preparazione impegnativi, non tutti i ristoranti servono la feijoada, e quelli che l'hanno normalmente nel menu la servono in giorni prestabiliti, in genere nel fine settimana, soprattutto il sabato.

Sabato è giorno di feijoada!

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